S-adenosilmetionina o SAMe è una molecola chirale, nello specifico un coenzima, presente in ogni cellula dell’organismo umano.
SAMe: una molecola tutta da scoprire🤓 S-adenosilmetionina o SAMe è una molecola chirale, nello specifico un coenzima, presente in ogni cellula dell’organismo umano. Nasce dalla combinazione dell’aminoacido essenziale L-metionina e della molecola Adenosintrifosfato, conosciuta come ATP. Il SAMe svolge un ruolo importante nel metabolismo cellulare, coinvolto soprattutto nel trasferimento di gruppi metili per i processi di transmetilazione e transulfurazione, processi fondamentali per il benessere del nostro organismo e soprattutto per l’invecchiamento. I benefici del SAMe trovano importanza nella sintesi delle membrane cellulari, nella regolazione ormonale, aiuta determinati neurotrasmettitori ad innalzare il tono dell’umore e soprattutto interviene nella sintesi del glutatione, importante antiossidante naturale prodotto dal nostro corpo. A livello nutrizionale, si stima che l’assunzione della SAMe risulti adeguata nella quantità di 600mg giornalieri, una dose che consente di ottenere dei livelli plasmatici tra 20 e 50mg/ml. Per ottenere concentrazioni ematiche di tale entità, è necessaria l’assunzione di alimenti ricchi dell’aminoacido essenziale L-metionina, precursore della SAMe. Purtroppo, anche in presenza di una dieta equilibrata e varia, esistono diverse condizioni fisiologiche che limitano o riducono la sintesi di SAMe endogena e che possono ridurre a loro volta l’attività dell’enzima S-Adenosilmetionina sintetasi, creando anche una carenza di biodisponibiltà di ATP o di cofattori quali Vitamina B12 e acido folico. L’integrazione del SAMe in forma esogena segue lo stesso percorso metabolico del corrispettivo endogeno e a sua volta derivante dalla L-metionina di fonte alimentare; pero a causa della sua natura fortemente igroscopica instabile, a temperature superiori a 0°C, ci sono molte difficoltà per stabilizzare tale molecola per le preparazioni utilizzate in dietetica e farmaceutica.
er fortuna la scienza, sempre in aggiornamento, ha trovato una soluzione: preparazioni liofilizzate per somministrazioni per via parenterale (endovena o intramuscolare) e di compresse gastroprotette di sali di SAMe, soprattutto stabili a temperatura ambiente. Il problema pero’ deriva da quest’ultime perché in caso di utilizzo di compresse deglutibili gastroprotette, studi di farmacocinetica hanno riscontrato livelli plasmatici bassi in rapporto alla dose somministrata; viceversa, in casi di somministrazione parenterale, endovenosa o intramuscolare, si ottengono livelli plasmatici ottimali o superiori.
Questa diversità di assorbimento, trova risposta nel effetto del “primo passaggio’ epatico della molecola. Il metabolismo pre sistemico a livello epatico della SAMe ne favorisce la sua diretta veicolazione, in quanto ingerita per via os in forma gastroprotetta e quindi in grado di attraversare l’ambiente gastrico senza subire alterazioni e di dissolversi esclusivamente a livello intestinale. Ne consegue che l’avidità metabolica del fegato per la SAMe comporta una riduzione drastica dei livelli sistemici della molecola.
C’e’ un pero’: se da un lato penalizza fortemente chi assume tale molecola per migliorare stati morbosi a carico del SNC, dall’altro, mostra dei vantaggi nel caso si voglia espletare la sua attività in soggetti affetti da malattia epatica o laddove vi sia un’intesse per migliorare il metabolismo delle cellule epatiche.
Un’altro dato interessante, da recenti studi, dimostra che la SAMe, sebbene molto penalizzata dal primo passaggio epatico ma nelle formulazioni gastroprotetta, anche se assunta per os, riesce comunque, in quantità modeste, a raggiungere i siti bersaglio di elezione.
Di solito la SAMe e ben tollerata e non provoca effetti collaterali gravi; dosaggio sbagliati o sensibilità al principio attivo, possono portare a secchezza della bocca, nausea, gas, diarrea, mal di testa, ansia, senso di euforia, irrequietezza e insonnia.
Importante e’ ricordare che la SAMe non dovrebbero essere combinata con altri antidepressivi senza prima consultare il medico; questo perché una combinazione di questo tipo potrebbe inevitabilmente apportare ad un’aumento dei livelli di serotonina, aumentando il rischio di sindrome serotoninergica. Inoltre le donne in gravidanza e le persone con disturbi bipolari non devono assumere la SAMe senza stretto controllo medico.
La supplementazione della SAMe tende ad essere tra i 600-1,200mg, suddivisa in due o tre dosi separate durante i pasti. Consiglio vivamente di iniziare con una dose bassa (200 mg al giorno) e aumentare lentamente per evitare disturbi intestinali e valutare la tolleranza
Voglio sottolineare che molti degli studi sulla SAMe hanno testato varie forme ma la forma iniettabile sembra ottenere un maggior tasso di assorbimento.
dottor_mmp Piccola tip: assumere la SAMe per via orale con vitamina B12, acido folico, metionina e trimetilglicina, può aumentarne notevolmente l’assorbimento ma ricordate erme di fare valutazioni su analisi ematiche. Personalmente ritengo la S-adenosilmetionina un composto importante visto che si trova in quasi tutti i tessuti e liquidi del corpo, svolgendo molti processi fondamentali.
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