Sapete ormai quanto promuovo una buona salute intestinale e oggi ne parliamo in ottica al femminile, collegando una sindrome che affligge molte donne: la PCOS.
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un complesso disturbo endocrino e metabolico, caratterizzato da irsutismo, iperandrogenismo, disfunzione ovulatoria, disturbi mestruali e infertilità.
La PCOS è stata collegata a un rischio più elevato di disturbi metabolici, tra cui insulino-resistenza, intolleranza al glucosio, diabete mellito di tipo 2, dislipidemia e malattie cardiovascolari.
Inoltre l’iperinsulinemia, che si riscontra in questa patologia è associata a infiammazione cronica, cambiamenti ormonali, displasia follicolare, cambiamenti di ricettività endometriale e aborto o infertilità. Pertanto, vi è stata una crescente attenzione all'effetto del PCOS sulla salute delle donne.
Anche se la patogenesi non è del tutto chiara, gli studi hanno delineato che l’origine è multifattoriale, coinvolgendo fattori genetici, neuroendocrini, stile di vita, disfunzioni immunitarie e, come detto precedentemente, metaboliche.
Ma soprattutto l’insulino-resistenza che si instaura in questa patologia è uno dei principali cambiamenti patologici che portano al verificarsi e allo sviluppo di PCOS. Il bello viene adesso perché questa insulino-resistenza è collegata a una alterazione del nostro Microbioma intestinale.
Il microbiota intestinale è la microflora più abbondante e funzionale che comprende in ampia parte microrganismi e commensali residenti all'interno del tratto intestinale umano. Gli studi hanno strettamente collegato il microbioma intestinale al livello del metabolismo umano; infatti nella realtà, l'insorgenza e lo sviluppo di una varietà di malattie endocrine e metaboliche è influenzato dalla dinamica della struttura del nostro Microbiota intestinale.
Ma come possiamo spiegare la sequenza di eventi nella patogenesi della PCOS che porta a questo disequilibrio?
1) In primis sono l’obesità, una dieta ad alto contenuto di zuccheri, una dieta ricca di grassi e a basso contenuto di fibre alimentari, che causano uno squilibrio sulla flora intestinale, distruggendo così la connessione tra le cellule epiteliali intestinali, che aumenta la permeabilità della mucosa intestinale che ci protegge;
2) Questo intestino disbiotico, nel tempo diventa compromesso, fino a sfociare “nell’intestino che perde”, collegato ad un amento del lipolisaccaride (LPS) nella circolazione sistemica con la risultante attivazione del sistema immunitario che a sua volta potrebbe interferire con il funzionamento del recettore dell'insulina, causando insulino-resistenza;
3) L’Insulino-resistenza/Iperinsulinemia, inevitabilmente causa rebound ormonale, promuovendo la sintesi di testosterone, che a sua volta si intrometterebbe nello sviluppo follicolare causando iperandrogenismo.
Per concludere, Sicuramente la composizione del microbiota intestinale nelle pazienti con PCOS è significativamente alterata rispetto alle donne senza PCOS. Inoltre, i disturbi della flora intestinale sono stati strettamente associati a sintomi clinici come obesità e insulino-resistenza.
Quindi una adeguata alimentazione, accompagnata da il giusto esercizio fisico e da una “intelligente” integrazione nutraceutica, sono le principali armi naturali di cui abbiamo bisogno per sistemare una volta per tutte sia il nostro amico Microbiota che allo stesso tempo il vasto quadro clinico apportato dalla sindrome del ovaio policistico.
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