Oggi vi propongo un articolo più semplice del solito, dove voglio spiegarvi nel dettaglio di una mia grande passione; la nutraceutica. Vedremo cos’è questa branca tanto nominata negli ultimi anni e perché può essere un supporto anche per l’atleta.
Quando parliamo di Nutraceutica intendiamo un neologismo costituito dalle parole nutrizione e farmaceutica; originariamente coniato dal medico Stephen De Felice al termine degli anni 80’, che ha definito nutraceutico “un alimento (o parte di esso) con comprovati effetti benefici e protettivi sulla salute umana.
Gli effetti positivi si possono osservare a vari livelli e possono riguardare sia la salute fisica che psicologica dell’individuo”.
Nei vari anni, questo concetto è stato proposto come un approccio moderno definendo il campo di applicazione come “oltre la dieta e prima del farmaco”.
Semplificando sono prodotti di origine naturale, supplementi, aumenti funzionali o estratti (botanicals), contenenti in forma concentrata quei principi attivi che se assunti nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, favoriscono il mantenimento di uno stato di salute e di benessere. Ricordiamo che gli alimenti nutraceutici vengono anche definiti come alicamenti, alimenti funzionali, farmalimenti o, all’inglese, pharma food.
Quindi, il consumo di nutraceutici, può offrire un supporto che va dal mantenimento del benessere generale alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, metaboliche e degenerative; possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario, regolare e ripristinare le funzioni intestinali e non in ultimo possono essere un valido supporto ai fini sportivi.
Concentrandosi su questo ultimo punto, argomento di grande interesse, la Nutraceutica nell’ambito sportivo può rivestire un ruolo importantissimo, soprattutto per la sua capacità di prevenire e aiutare il miglioramento della salute fisica e mentale dell’atleta e per l’importante riduzione degli effetti dell’invecchiamento sull’organismo. Sono già molti gli sportivi che fanno riferimento alla Nutraceutica dal momento che i nutraceutici hanno meno effetti collaterali e che possono essere assunte naturalmente con la propria alimentazione.
Con occhio critico lo svantaggio principale, in un primo momento, sembrava essere la loro limitata efficacia che tuttavia sta ed è già stata recentemente smentita da alcuni studi scientifici, grazie ai quali sta emergendo il ruolo sempre più importante di queste sostanze per il benessere e la performance fisica dell’atleta.
Gli elementi nutraceutici più utilizzati nell’ambito dell’attività sportiva sono principalmente tutti quei componenti della micronutrizione e dei “botanicals” come le vitamine e i minerali, soprattutto la vitamina D, il magnesio, lo zinco, gli acidi grassi omega-3, non si possono poi scordare i poifenoli, i fenoli, le antocianine, i probiotici forti modulatori del nostro Microbiota, alcuni amminoacidi come la metionina e ancora altre sostanze presenti in molti alimenti tipo la curcumina, lo zenzero, la creatina, la caffeina, per citarne alcuni.
In modo molto riassuntivo, i principali vantaggi che l’assunzione di questi micro elementi può apportare all’atleta sono esplicati al grande potere antinfiammatorio e antiossidante che possiedono. Quindi una loro adeguata e programma assunzione, sempre con ottica della propria soggettività, potrebbe aiutare nel ridurre gli infortuni, la stanchezza e il tempo di recupero.
Altri effetti significativi dell’assunzione di queste sostanze sono il miglioramento sia del l’apparato cardiovascolare ma soprattutto dell’apporto di ossigeno ai tessuti con focus ai muscoli, con aumento del consumo di ossigeno e conseguente miglioramento della performance per alcuni atleti, il famoso Vo2Max.
Inoltre, non si può non citare l’effetto protettivo che queste sostanze hanno sul sistema gastrointestinale e nervoso che nel primo caso aiutano l’atleta nel non incorrere in “discomfort” intestinali. Nel secondo caso sembra in grado di poter migliorare l’efficienza della conduzione dell’impulso nervoso e quindi la reattività di un atleta agli stimoli, con conseguente incremento della capacità di ragionamento è di calcolo che si riflette positivamente sulla performance.
In conclusione possiamo affermare che la nutraceutica oltre ad affermarsi in ambito clinico, prenderà sempre più un ruolo importante anche nell’ambito sportivo, dove grazie ai suoi effetti può supportare l’atleta in varie fasi della propria stagione per aiutarlo sua nel miglioramento della performance ma soprattutto per mantenerlo in salute.
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